Cappellacci soddisfatto di che?

Le dichiarazioni rilasciate oggi dal Presidente della Regione Cappellacci, il quale, dopo essere stato ricevuto dal Presidente del Consiglio nella sua residenza privata di Palazzo Grazioli, ha “espresso soddisfazione per l’esito del vertice”, sono sconcertanti.

Di che cosa Cappellacci può dichiararsi “soddisfatto”? Di scuse formali che non possono riparare l’umiliazione – in violazione dello Statuto della Sardegna, che imponeva la sua presenza al Consiglio dei Ministri di ieri – per essere stato informato dagli organi di stampa di una decisione assunta dal Governo dieci giorni prima? Di risposte del tutto generiche sul completamento delle opere?

Noi siamo solidali con le aree dell’Abruzzo colpite dal sisma, e apprezziamo l’impegno dell’intera comunità nazionale per sostenerne la ricostruzione. Ma nessuno pretenda che la nostra Comunità regionale sopporti che, dietro questa solidarietà, si nasconda una enorme sottrazione di risorse assegnate alla Sardegna.

Ieri, ad esempio, il Presidente del Consiglio ha affermato che il “risparmio” per lo Stato sarebbe di circa 220 milioni di euro. A meno che non si trattasse di una sua ennesima boutade del tutto fuori luogo, questo “risparmio” è, in verità, l’entità dello scippo a spese della Sardegna, che si somma ai 450 milioni già assegnati – e cancellati dal Governo Berlusconi – alla Sardegna per la Sassari-Olbia. Il presidente della Regione dunque ora tiri fuori le cifre. Dica ai Sardi con precisione che investimenti erano previsti per ogni singola opera, quante risorse erano state assegnate dallo Stato alla Sardegna e quante erano a carico della Regione, e in che tempi si realizzeranno “tutte le opere” previste. E ricordi che il Governo Prodi decise di celebrare il G8 a La Maddalena, e di indirizzare investimenti ingenti per lo sviluppo delle infrastrutture del Nord Sardegna, per favorire la riconversione dell’isola dopo la chiusura della base Usa, che comunque assicurava forti benefici in termini economici e occupazionali. E che per questa ragione è necessario realizzare effettivamente tutti gli interventi programmati.

La realtà è che del miliardo di euro a suo tempo stanziato dal Governo Prodi, finora sono state realizzate opere per poco più di 200 milioni di euro, in buona parte con risorse della Regione, e che i grandi ritardi nei pagamenti stanno già producendo un grave danno al sistema economico locale e ai tanti lavoratori impegnati. A ciò si sommano i danni per gli operatori alberghieri, che avevano organizzato l’intera stagione tenendo conto di questo appuntamento.

Dunque Cappellacci, piuttosto che felicitarsi nel momento in cui il Governo “amico della Sardegna” gli sfila da sotto il naso quasi un miliardo di euro, pretenda il mantenimento di tutti gli investimenti nei tempi previsti e il risarcimento degli ingentissimi danni subiti dall’intera economia sarda. Anche perché i medesimi “amici della Sardegna”, vista l’energica reazione, potrebbero prenderci gusto e prodursi con analoga destrezza nella “grande rapina” dei quasi 2 miliardi di euro, che dal 2010 spettano – ogni anno – alla nostra Regione. Poiché il rischio è enorme, e con questi chiari di luna c’è poco da star tranquilli, è necessario che Cappellacci dismetta questi atteggiamenti rinunciatari e, se ne ha la forza e la capacità, ottenga fin d’ora dal Governo l’impegno esplicito e formale a rispettare le nuove norme sulle entrate.

Marco Meloni